La Sicilia “si dà alla Macchia”
Un 21 novembre all’insegna del verde, quello del 2020: forse perché è il colore della speranza e in questo periodo di emergenza sanitaria ne occorre molta. Il 21 novembre non è stato soltanto il giorno della Festa dell’albero ma ha avuto luogo anche la prima Giornata regionale della Macchia mediterranea, che si è svolta prevalentemente in modalità online.
La Giornata per celebrare la Macchia mediterranea è stata istituita dal governo regionale con delibera del 28 novembre 2019, in coincidenza con la Giornata Nazionale degli Alberi. Ad averne fatto richiesta, l’associazione “Ramarro Sicilia” e ad averla sottoscritta, il Comitato Promotore della Carta dei Comuni Custodi della Macchia Mediterranea, al quale hanno finora aderito 80 comuni siciliani (tra cui il Comune di Caltanissetta) e diversi altri enti pubblici e privati, come parchi nazionali e regionali, università, associazioni (tra cui Italia Nostra) e ordini professionali. Il primo firmatario è il sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo e proprio a Caltagirone, nel Bosco di San Pietro presso la Base “Il Ramarro”, la festa ha avuto luogo.
Il governo regionale ha anche previsto un Comitato per la Macchia mediterranea presso l’Assessorato regionale Agricoltura, per tutelarne e valorizzarne il patrimonio vegetale e animale. Il Comitato è presieduto dall’Assessore regionale all’Agricoltura e ne faranno parte il dirigente generale del Dipartimento regionale dello Sviluppo rurale e territoriale; il comandante del Corpo Forestale Regionale; il dirigente generale del Dipartimento regionale dei beni culturali e dell’Identità siciliana; il Segretario generale dell’Autorità di Bacino del Distretto idrografico della Sicilia; due componenti del Comitato promotore del progetto “Carta dei Comuni Custodi della Macchia Mediterranea” e due sindaci indicati tra i Comuni aderenti alla Carta, che può essere consultata sul sito http://www.cartamacchiamediterranea.it.
Il Comitato Promotore delle iniziative a favore della Macchia Mediterranea è composto da Aurelio Angelini, Francesco Cancellieri, Renato Carella, Giuseppe Lo Paro, Vincenzo Piccione, Francesco Maria Raimondo, Salvatore Scuto.
Il perché la Macchia mediterranea susciti tanto interesse, lo si può leggere nella delibera già citata: si tratta infatti di “uno degli ecosistemi più importanti del Pianeta perché, a fronte della modesta incidenza territoriale (2%) accoglie ben il 20% delle specie animali e vegetali. La Comunità scientifica riconosce la Macchia mediterranea quale elemento fondamentale per il contrasto all’inquinamento ambientale da tutelare proprio per la sua esposizione a rischi significativi quali gli incendi e la progressiva desertificazione”.