No al Deposito nazionale di rifiuti radioattivi in Sicilia: parola di Èco Sì!
Al via la seconda iniziativa di Eco Sì, questa volta per dire no al Deposito nazionale di rifiuti radioattivi in Sicilia. Oggi, 1° marzo, alle 17.30, sulle pagine Facebook di Èco Sì, del quotidiano “La Sicilia” e di Antudo andrà in onda, in diretta streaming, una videoconferenza sull’argomento, organizzata con la collaborazione del direttore de “La Sicilia”, Antonello Piraneo.
«La Sogin (Società pubblica responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi)» – ha sottolineato Èco Sì nell’apposito comunicato stampa per divulgare l’evento – «il 5 gennaio scorso, ha presentato la Cnapi (Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee) avviando la procedura per la localizzazione, costruzione ed esercizio del Deposito nazionale di rifiuti radioattivi, individuando 67 siti in Italia, di cui ben 4 in Sicilia». Si tratta di aree che si trovano a Butera, Calatafimi Segesta, Fulgatore Trapani, Petralia e Castellana Sicula, potenzialmente idonee ad ospitare il Deposito nazionale di scorie nucleari di bassa, media ed alta intensità. Questa scelta ha suscitato la mobilitazione dei cittadini siciliani, che hanno costituito tre comitati locali per impedire, insieme ai sindaci dei territori interessati e ai vertici regionali, che la Sicilia possa ospitare il Deposito.
Ricordiamo che si tratta di una questione complessa, visto che le scorie nucleari prodotte devono, in qualche modo e da qualche parte, essere smaltite. Ogni paese europeo deve avere un deposito per consentire lo smaltimento delle scorie, necessario anche per la sicurezza di tutti. Insomma, una questione non facile da affrontare che sicuramente stimolerà parecchie iniziative, visto che, a Caltanissetta e provincia, i no al Deposito sono tanti.