24 Novembre 2024
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Mercoledì 24 luglio (domani) torna in piazza il Presidio delle donne per la pace

(Momenti del Presidio dello scorso maggio).

A Caltanissetta il Presidio donne per la pace torna in piazza Garibaldi dalle 19.00 alle 20.30 di mercoledì 24 luglio (domani), per dire no a tutte le guerre che insanguinano il mondo distruggendo vite e speranze.

Domani chi parteciperà al Presidio raccoglierà un “gomitolo di pace” insieme alle associazioni nissene che hanno aderito all’iniziativa: Governo di Lei; MoVI; Onde donneinmovimento; Sinistra Italiana; Progetto Luna ODV; ANPI “Gino Cortese” e CGIL. Nel documento divulgato su Facebook da Loredana Rosa (Governo di Lei) si legge:

«Le istituzioni europee compiono i loro riti dopo il voto espresso dal 51,05 % di aventi diritto ad esprimere il loro voto, l’Italia ha contribuito con il 48,31 %.

Rielette Roberta Metsola presidente del Parlamento europeo e Ursula von der Leyen presidente della Commissione europea. L’Europa si ripropone con lo stesso governo, la stessa rappresentanza, le stesse politiche di questi ultimi anni.

La democrazia americana vive uno dei momenti più drammatici della sua storia e le soluzioni che si profilano segneranno profondamente i destini del mondo.

I Paesi del BRICS, Brasile-Russia-India-Cina-Sudafrica + Egitto, Emirati Arabi, Etiopia e Iran, si muovono, intanto, su di un fronte economico comune (per quanto ancora non anche politico?), mentre altri 16 Paesi hanno già chiesto di farne parte.

Nel Mondo le divisioni si moltiplicano mentre “l’occidente” vuole confermare la sua stanca egemonia con la NATO e il suo raccattare Paesi impauriti da una presunta “nuova politica dei blocchi”, tanto poco convincente quanto molto pericolosa.

Dov’è dunque la speranza di fermare le guerre? Dov’è la possibilità di costruire una pace che si affermi come premessa per la costruzione di un mondo di liberә e ugualә?

Il Presidio donne per la pace di Caltanissetta, non si arrende e non si ferma, una goccia di luce e di speranza in un mare di lutti e di orrore. Una goccia insieme a tante altre gocce, che fa proprio l’appello della Casa delle Donne di Milano:

Quando le donne si uniscono per dire “Basta!”

Gaza è distrutta e devastata. L’intera Striscia è stata trasformata in un gigantesco cimitero e in un campo minato oggettivamente inabitabile per i prossimi decenni, a dispetto del fatto che gran parte della popolazione non intende andarsene. Risulta evidente che l’obiettivo di Israele non era e non è rispondere all’attacco di Hamas del7 ottobre 2023, ma disfarsi una volta per tutte della popolazione palestinese, riducendo in uno stato di totale soggezione coloro che non potranno e non vorranno lasciare la propria terra. 

In questo contesto il silenzio delle femministe occidentali sulla necessità di un cessate il fuoco a Gaza rappresenta un errore politico oltre che un imperdonabile guasto morale. Sappiamo, infatti, che il femminismo può essere usato in chiave “coloniale” e razzista, giustificando invasioni e occupazioni, politiche di esclusione contro i migranti, e dipingendo le donne – e le donne palestinesi in particolare – solo come vittime bisognose di protezione».

 

 

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