19 Settembre 2024
Attori e comparse

Vello è possibile”: la rilettura del mito degli Argonauti stasera a San Cataldo

(Foto tratta dalla pagina Facebook dell’evento)
Michele Celeste
Michele Celeste

Alle 21.30 di stasera (sabato 31 agosto) il mito entra di nuovo in scena nel cortile Santa Maria Mazzarello della scuola San Giuseppe di San Cataldo. Lo spettacolo si intitola “Vello è possibile” ed è una rivisitazione condotta tra ironia e modernità, di e con Sofia Muscato. La regia è di Chiara Muscato e le luci, di Antonio Curcio.
In un palcoscenico allestito con pochi oggetti, un gigantesco salvagente a forma di fenicottero ospita la narratrice e i personaggi che interpreta di volta in volta e che raccontano le vicende di Giasone e dei suoi compagni. Il mito è quello degli Argonauti alla ricerca del vello d’oro, simbolo di deità e immortalità.
Cos’è che rende speciale lo spettacolo? La rilettura del mito condotta attraverso un racconto strampalato, ironico e frizzante, dove continui riferimenti alla contemporaneità permettono repentini e divertenti cambi di registro e di stile.
Nello spettacolo, prodotto da Babel, non manca la relazione con il pubblico, anche veicolata da una strizzatina d’occhio al mondo delle serie tv, degli show e delle televendite. Tutti ingredienti che rendono a noi vicino l’eroe antico alla ricerca del vello, non solo animale dal manto dorato ma deità che ci accompagna e ci appartiene nell’intimo.
“Vello è possibile” fa parte della rassegna di teatro contemporaneo “Contemporary space, Variazioni sul mito”, per la direzione artistica di Michele Celeste. La rassegna è organizzata dall’associazione Officina Teatro e dal Teatro d’Essai La Condotta in collaborazione con il Comune di San Cataldo, la Regione Sicilia e il circuito Latitudini.
L’ingresso è gratuito ed è possibile prenotare il posto attraverso il sito www.teatrolacondotta.it
Informazioni aggiuntive si possono chiedere ai recapiti teatrolacondotta@gmail.com e officinateatro10@gmail.com, oppure chiamando il numero WhatsApp 338 1121631.

 

 

Se ti è piaciuto questo articolo, condividilo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *