12 Marzo 2025
Buona idea

Priolo attende Ecogiustizia

(Le foto sono state inviate dall’Ufficio stampa di Legambiente)

Ecogiustizia subito, in nome del popolo inquinato”: la campagna nazionale promossa da Acli, Agesci; Arci; Azione Cattolica Italiana; Legambiente e Libera, quest’anno è giunta alla sua quarta tappa. In Sicilia, i siti attenzionati sono stati Augusta, Priolo; Melilli e Siracusa.

Secondo i promotori dell’iniziativa, dopo oltre venticinque anni, il sito di interesse nazionale di Priolo attenderebbe  bonifiche e impegni concreti per la riconversione industriale.

Attraverso il flash mob di fronte al depuratore IAS di Priolo Gargallo organizzato nei giorni scorsi, le associazioni hanno infatti chiesto di accelerare il passo nel risanamento e nella riconversione industriale del Polo Petrolchimico di Siracusa (produttore del 20% dei carburanti consumati in Italia) e di tutti i territori interessati.

«La campagna “Ecogiustizia subito, in nome del popolo inquinato” » – si legge nel comunicato stampa redatto da Legambiente per divulgare la mobilitazione – «è nata con lo scopo di affermare il principio di giustizia ambientale nei siti d’interesse nazionale da bonificare; chiedere impegni concreti e tempi certi per le bonifiche; l’applicazione del principio “chi inquina paga”; il diritto alla salute e alla transizione ecologica come strategia per garantire lo sviluppo economico e sociale dei territori inquinati. Un viaggio in sei tappe partito il 27 novembre 2024 da Casale Monferrato, proseguito il 15 gennaio scorso a Taranto e il 22 gennaio a Venezia e Marghera».

Dopo la Sicilia, sarà la volta di Brescia (12 marzo) e Napoli (3 aprile).

 

 

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