A Caltanissetta presidio per la pace: una lezione di civiltà
Non vogliono guerre, né eroi. Non vogliono cedere alla logica della sopraffazione, perché credono che un mondo di pace sia possibile. Sembrano discorsi che non stanno né in cielo né in terra e forse è proprio così, visto che nel racconto ufficiale dei mass media pare non vi sia posto per chi chiede la cessazione delle ostilità, la deposizione delle armi e la fine delle guerre, senza sè e senza ma. E invece, a Palermo come a Caltanissetta, al presidio per la pace organizzato dalle donne, questi discorsi hanno trovato un canale nelle piazze e nelle strade dove hanno potuto esprimersi. Occhi negli occhi e voci hanno riportato in scena il vecchio strumento dell’incontro, per dire basta al dominio della forza sulla logica. C’erano donne e uomini, a Caltanissetta, ieri pomeriggio. Fatto nuovo: in corso Umberto c’erano anche le persone nissene di nazionalità straniera. E tutti, con la loro presenza, hanno dato carne all’alternativa.