23 Novembre 2024
L'opinione

Alleanza Verdi e Sinistra ed Europa Verde: grave la decisione di anticipare la caccia

(Foto tratta dal web)
(foto tratta dal sito LaTr3.it)

Come il WWF Sicilia e le altre associazioni animaliste, anche Alleanza Verdi e Sinistra ed Europa Verde criticano con forza l’apertura anticipata della caccia. Non importa se l’apertura in questione sia stata limitata a poche specie e con numero massimo di abbattimenti.
Come previsto dal Calendario venatorio 2024-2025 emanato dal Presidente della Regione Schifani, dalla prima domenica di settembre i cacciatori sono tornati infatti a sparare. In attesa dell’apertura generale fissata al 15 settembre, la Regione ha così autorizzato una speciale deroga per sei giorni, al fine di cacciare colombacci e tortore. L’ISPRA aveva invece suggerito alla Regione di aprire la caccia non prima dell’uno di ottobre.
In un apposito comunicato stampa, gli organismi regionali di AVS ed Europa Verde hanno dichiarato: <Le stagioni venatorie lasciano sempre dietro di sé un tragico bilancio di morti e feriti, non solo tra gli animali selvatici ma anche tra gli esseri umani. La scarsità di risorse destinate alla sorveglianza del territorio rende la caccia non solo dannosa per la biodiversità, ma anche pericolosa per cittadini, agricoltori ed escursionisti. Una realtà gravemente ignorata dal governo Schifani.
Mentre l’Europa infatti chiede maggiori controlli e sanzioni efficaci, la politica del governo siciliano si muove nella direzione diametralmente opposta, depotenziando organismi scientifici come I’Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA) e favorendo proposte di legge che allentano le misure di tutela degli animali selvatici, aprendo la strada a una caccia senza limiti temporali e riducendo le sanzioni contro i bracconieri>.
La decisione di anticipare la caccia cade in un momento in cui la giunta regionale ha proclamato lo stato di crisi e di calamità naturale per l’emergenza idrica. Nello scenario attuale, gli animali selvatici sono già stremati, deboli e numericamente ridotti a causa di una eccezionale situazione climatica, ambientale ed ecologica che ha interessato tutta la Sicilia.
Secondo Alleanza Verdi e Sinistra ed Europa Verde non sussistevano quindi le condizioni per l’avvio della caccia.

 

 

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