Il NO del coordinamento nisseno di Italia Viva al referendum del 20 settembre
Sulle ragioni del NO al referendum del 20 settembre, riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del coordinamento nisseno di Italia Viva:
«La riforma costituzionale che il 20 settembre p.v. siamo chiamati a votare
colpisce, rendendolo più debole, il diritto di tutti i cittadini di vedere eletti i
propri rappresentanti.
Di fatto, con un taglio indiscriminato di deputati e senatori, ci saranno
intere aree che rimarranno prive di rappresentanza politica nazionale.
Se dovesse prevalere il SI verrà eletto un deputato ogni 151.000 abitanti
(contro gli attuali 80.000) e un senatore ogni 312.000 abitanti (contro gli
attuali 200.000).
Oggi nessuna regione (tranne Molise e Valle d’Aosta) può avere meno di
7 senatori, con la riforma si passerebbe ad appena 3 senatori.
Fra le città penalizzate, considerato il numero di abitanti, sicuramente
rientrerà Caltanissetta (e probabilmente l’intera provincia) che vedrà
mortificata la volontà elettorale dei nisseni che non potranno eleggere un
proprio rappresentante in Parlamento.
È d’obbligo chiedersi se una riforma assolutamente antidemocratica non
avrà come logica e nefasta conseguenza un ulteriore distacco tra popolo
e politica, un sempre maggiore disinteresse che si traduce in un sempre
maggiore astensionismo.
Tutto ciò impoverisce la democrazia, la cui tenuta e credibilità sono
strettamente connesse alla consistenza della partecipazione
democratica.
Astensionismo (volontario) significa rinunciare a quella piccola parte di
sovranità che spetta a ogni cittadino, indurre ad astenersi (grazie a una
riforma che rende impossibile potere eleggere i propri rappresentanti)
significa, invece, privare in maniera subdola e apparentemente indolore i
cittadini del loro spicchio di sovranità».
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