«Il sonno della ragione genera mostri»: nuovo intervento di Leandro Janni sulla crisi idrica
Riceviamo e pubblichiamo integralmente un nuovo intervento del presidente di Italia Nostra Sicilia, Leandro Janni:
««La siccità sarà un problema ancora per diversi anni. Se si fosse programmato 20-30 anni fa oggi non avremmo il problema siccità. In Italia, e quindi anche in Sicilia, è mancata la programmazione. Per 30 anni non c’è stata l’autorità idrografica, doveva essere creata nel 1989 e invece l’abbiamo creata col mio governo e abbiamo iniziato la programmazione. Troppo tardi». Sono le parole pronunciate di recente dell’attuale ministro alla Protezione civile Nello Musumeci, già presidente della Provincia di Catania e della Regione Siciliana. Da quando è ministro dell’attuale governo Meloni – ministro alla Protezione civile, tra l’altro – dalle stanze del potere a Roma Musumeci usa toni perentori e persino sprezzanti nei confronti delle Regioni, dei territori in difficoltà. Ha dimenticato, rimosso i suoi fallimenti come governatore della Sicilia. Ad esempio, dimentica la bocciatura, da parte del Governo nazionale, dei progetti siciliani presentati per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: 31 progetti su 31 progetti bocciati! Un record assoluto per una perdita complessiva di 360 milioni di euro. Si trattava di progetti idrici presentati dal Dipartimento Regionale Agricoltura, su fondi Pnrr dedicati dal Ministero delle Politiche Agricole. Insomma, davvero sconcertanti e fuori luogo le parole di Musumeci. Ma adesso presidente della Regione Siciliana è Renato Schifani, impegnato a realizzare mega-inceneritori e ponte sullo Stretto. Temo che questi rappresentati dello Stato e della Regione non si siano resi ancora conto della gravità della situazione. Loro e coloro ai quali è stata affidata la complessa gestione delle acque in Sicilia.
La situazione è grave, gravissima soprattutto nell’Ennese, nel Nisseno e nell’Agrigentino – i territori del grano che Goethe definì «deserto di fecondità» e poi divennero «i territori dello zolfo». Ci vogliono misure urgenti e straordinarie, ci vogliono risorse economico-finanziarie adeguate, prima che la situazione degeneri da ogni punto di vista: igienico-sanitario, sociale, economico, di ordine pubblico. È inutile, oltre che assai irritante, affermare che «in Sicilia manca la programmazione, mancano i progetti». Lo sappiamo benissimo e lo denunciamo da anni, noi di Italia Nostra. Da decenni. E inutili e irritanti sono le ultime considerazione del dirigente della protezione civile e coordinatore della cabina di regia regionale per fronteggiare la crisi idrica, ing. Salvo Cocina, se egli non è capace di uscire dall’inerzia e trovare soluzioni efficaci ed efficienti, nei tempi e nei modi necessari. È proprio vero: «il sonno della ragione genera mostri». E disastri».