8 Settembre 2024
Il fatto

Il TAR Sicilia annulla la revoca del decreto di guardia volontaria a Ennio Bonfanti (WWF)

(Ennio Bonfanti.
Foto tratta dal sito web del Giornale del Centro Sicilia)

Nel 2021, alcuni cacciatori della provincia di Catania – tra cui soggetti che avevano subìto sanzioni dalle guardie WWF e dai carabinieri per violazioni alle norme sulla caccia – insieme alle associazioni venatorie di appartenenza, inviarono esposti a diverse autorità con critiche e accuse nei confronti delle guardie volontarie WWF e del coordinatore Bonfanti.

Questi esposti furono recepiti dalla Questura di Caltanissetta, che chiese al Prefetto di revocare al Bonfanti i titoli di polizia posseduti, impedendo così di svolgere l’attività di vigilanza volontaria.

È così che nasce una vicenda che si è conclusa felicemente nei giorni scorsi, visto che il TAR ha ritenuto fondati i motivi dei ricorsi del WWF Italia.

Secondo i giudici amministrativi, la Prefettura “non risulta aver debitamente preso in considerazione alcune rilevanti circostanze” essendosi limitata a fondare i provvedimenti di revoca su accuse riferite a fatti risalenti nel tempo dai quali non emerge alcun vizio dell’attività di controllo esercitata dal Bonfanti violando, altresì, il principio di proporzionalità avendo applicato la misura più severa possibile suggerita dalla Questura.

Il Ministero dell’Interno dovrà quindi procedere a “reintegrare” Bonfanti nelle sue funzioni di agente volontario di vigilanza venatoria e zoofila e di pubblico ufficiale addetto all’accertamento delle infrazioni alle leggi sulla caccia e la protezione degli animali.

«Siamo molto soddisfatti della decisione del TAR» dichiara Giampaolo Oddi, coordinatore nazionale della Vigilanza volontaria WWF Italia, nell’apposito comunicato stampa che racconta la vicenda. «Questa pronuncia ristabilisce l’onorabilità delle nostre guardie e in particolare del nostro Coordinatore Ennio Bonfanti, che con impegno e sacrifici da anni dedica giorni e notti per tutelare la biodiversità di cui la Sicilia è ricca, ma che quotidianamente è sottoposta a pressioni e atti criminali. Si chiude una pagina buia […]».

 

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