Pandemia e disservizi: dura presa di posizione del PD nisseno
Il PD nisseno denuncia l’esistenza di gravi disservizi sul fronte della gestione della pandemia da parte dell’ASP. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa pervenuto in redazione:
«Da qualche giorno siamo costretti ad assistere all’ennesimo disservizio concernente la gestione dell’emergenza pandemica da parte dell’ASP nissena.
A patire una condizione di estremo disagio sono questa volta i nostri concittadini con più di 80 anni, interessati dall’attuale fase della campagna di somministrazione del vaccino anti-Covid-19.
Si tratta di donne e uomini in stato di evidente fragilità e che per tale ragione andrebbero tutelate con particolare cura, consentendo loro un’agevole e rapida prenotazione del servizio di vaccinazione e limitando il più possibile i loro spostamenti.
Eppure, sono numerose le segnalazioni di concittadine e concittadini che non riescono ad utilizzare il numero verde preposto alla prenotazione della vaccinazione e sono costanti le rimostranze di nisseni e nissene che si vedono costretti a recarsi presso la struttura ospedaliera di Gela per poter ricevere la somministrazione del vaccino.
È semplicemente intollerabile che uomini e donne con più di ottant’anni siano costretti a percorrere oltre 130 km per potersi vaccinare.
A fronte di questa incresciosa situazione, bene ha fatto la nostra capogruppo in Consiglio comunale Annalisa Petitto a rivolgersi con nettezza e determinazione all’amministrazione comunale chiedendo un pronunciamento del Sindaco Gambino.
Il Partito Democratico di Caltanissetta sostiene convintamente questa iniziativa, unendosi alla richiesta di un intervento che consenta la ri-prenotazione presso il Sant’Elia dei cittadini inopportunamente dirottati presso l’ospedale di Gela.
Il Partito Democratico di Caltanissetta, del resto, è impegnato da mesi sul fronte della tutela della salute, con il lavoro della nostra Consigliera Comunale e con le numerose iniziative promosse dai nostri Circoli.
Abbiamo chiesto chiarimenti in merito alla mancata individuazione di una struttura ospedaliera esclusivamente dedicata al Covid-19, alle modalità di impiego del personale assunto dall’ASP per affrontare questa fase emergenziale, all’indebito accorpamento di reparti, alla predisposizione di un numero inadeguato di posti letto, alla gestione dei servizi rivolti alle persone in stato di isolamento fiduciario, all’organizzazione della campagna di vaccinazione.
Su tutti questi temi non abbiamo ricevuto risposte sufficienti, ora è arrivato il momento che anche altri facciano sentire la loro voce. A partire da chi amministra la nostra città ed ha precise responsabilità in materia sanitaria per proseguire con le forze politiche che sostengono l’attuale governo regionale.
Su questo tema noi non cederemo di un millimetro, ci aspettiamo che anche altri dimostrino finalmente la nostra stessa determinazione».