29 Gennaio 2025
L'opinione

Sinistra Italiana di Caltanissetta commenta la nomina della direttrice artistica del Teatro Margherita

Sinistra Italiana Caltanissetta (foto inviata a corredo del comunicato stampa)

Chi attendeva un colpo di scena nel meccanismo delle nomine si è trovato di fronte ad una storia già vista: il circolo nisseno di Sinistra Italiana commenta così la nomina della nuova direttrice artistica del Teatro Margherita di Caltanissetta, vicenda che, nei giorni scorsi, ha fatto molto discutere.

Secondo SI la nomina rispetterebbe il «copione di sempre: poca chiarezza, mancanza di trasparenza, silenzio dall’Amministrazione». Insomma, una storia già vista che la formazione politica nissena commenta con la seguente nota a mezzo stampa:

«Come Circolo di Sinistra Italiana Caltanissetta abbiamo seguito le vicende legate alla recente nomina della persona che dovrà assumere il ruolo di Direttrice artistica del Teatro Margherita di Caltanissetta, e la cosa non ci ha lasciato, francamente, stupiti.

Il Teatro Margherita è un patrimonio culturale di primaria importanza per la città di Caltanissetta. Le iniziative che nel tempo si sono svolte in questo palazzo della cultura hanno contribuito a dare a tutte le cittadine e a tutti i cittadini la possibilità di arricchirsi, coltivare la socialità, condividere esperienze culturali.

Perché allora, nell’iter della nomina di un nuovo direttore artistico, è venuta a mancare la trasparenza da parte dell’amministrazione locale su questo delicato tema? Potremmo e dovremmo considerare ciò fonte di grave preoccupazione per l’immagine della nostra comunità?

Naturalmente, non è solo questione di immagine. L’assenza di informazioni dettagliate riguardo al processo di selezione, inclusi il budget di spesa, la strutturazione degli uffici e la relazione tecnica che avrebbe dovuto accompagnare l’avviso pubblico, nonché la mancata pubblicazione della lista dei candidati ritenuti idonei (come si legge nell’avviso di selezione) solleva seri dubbi sulla correttezza e sull’imparzialità delle decisioni prese.

Questo silenzio amministrativo rappresenta un vero e proprio disservizio per i cittadini, privati dell’accesso a un bene comune e fondamentale quale è la cultura, che in teatro dovrebbe trovare luogo naturale di espressione libera.

Invitiamo dunque la cittadinanza a porsi delle domande critiche e, i suoi rappresentanti politici, a dare delle risposte:

  • la Commissione preposta alla selezione del professionista ha verificato adeguatamente i prerequisiti di autonomia e qualificazione professionale richiesti per la posizione?
  • la Commissione stessa garantisce le competenze necessarie per svolgere tale selezione?
  • l’Amministrazione come intende gestire il Teatro Margherita e perseguendo quali obiettivi?
  • quali criteri sono stati adottati per selezionare la personalità e la proposta progettuale più idonea?

A nostro avviso, è imprescindibile svincolare le nomine di professionisti da qualsiasi influenza politica. A tal fine, il Circolo di Sinistra Italiana Caltanissetta Enrichetta Casanova Infuso sostiene la necessità urgente di redigere un regolamento che garantisca l’indipendenza delle politiche culturali da interferenze esterne, preservando così l’integrità e la qualità delle scelte in ambito artistico e culturale.

La questione del Teatro Margherita è emblematica e destinata a ripresentarsi se non si interviene per eradicare il malcostume di influenzare le nomine con criteri politici anziché professionali.

Sottolineiamo che le nostre riflessioni esulano dal giudizio sulle competenze della persona che è stata scelta per ricoprire il ruolo di direttrice artistica.

Il nostro ruolo, piuttosto, è e continua a essere quello di essere presenza politica del territorio nisseno, osservatori dei meccanismi politici e culturali locali, parte attiva e propositiva di cambiamento e, soprattutto, essere cittadini e cittadine.

Per garantire un’efficiente, trasparente e autonoma gestione dei luoghi culturali della città, liberi da influenze politiche, è necessario un cambio di passo, una coraggiosa presa di coscienza e la concretizzazione di azioni che riportino la città a essere presidio di cultura indipendente dalle logiche politiche di questa o quella amministrazione, per tornare a essere fonte di crescita sociale ed economica.

Rimaniamo in attesa di risposte concrete e di azioni immediate, volte a tutelare l’interesse pubblico e a preservare il valore culturale di Caltanissetta».

 

 

 

 

 

 

 

 

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