Sutera, a fuoco il pulmino dell’associazione I Girasoli
Aveva nove posti, il pulmino che permetteva ai 32 ragazzi rifugiati ospiti a Sutera di spostarsi comodamente per prendere parte alle attività educative e di alfabetizzazione previste dal progetto Sprar, gestito dall’associazione I Girasoli. A Sutera, paesino di circa 1400 anime in provincia di Caltanissetta, il sistema di accoglienza diffusa messo in atto dall’associazione presieduta da Calogero Santoro è considerato una vera e propria eccellenza italiana del settore, finita più volte all’attenzione di stampa e tv nazionali. Il pulmino è stato dato alle fiamme nel cuore della notte di giorno 21, intorno alle due, e sul rogo indagano i carabinieri. All’interno del mezzo, distrutto irreparabilmente, è stata trovata una pietra, usata probabilmente, per rompere il vetro ed appiccare il fuoco.
L’episodio ha suscitato l’incredulità di molti, tra i quali il presidente dei Girasoli Calogero Santoro e il sindaco del paese Giuseppe Grizzanti, scossi da un fatto che si ritiene anomalo in un paesino che, dal 2014 a oggi, ha ospitato circa 400 rifugiati, evitando lo spopolamento e che ha fatto dell’inclusione sociale il suo punto di forza. Un fatto che, comunque si sia svolto, ha reso triste la Pasqua a Sutera e che fa molto riflettere sul clima che, intorno all’accoglienza, di recente si è creato.