Una piccola Romania in Sicilia
Il 2 dicembre Enna festeggerà la giornata nazionale della Romania (Ziua Nationala a Romaniei) con un evento organizzato dall’Asociatia Sociala-Culturala Emigranti Romani (ASIR) presieduta da Elena Stuparu.
Nell’organizzazione dell’evento anche il Comune di Enna e la comunità romena in città, rappresentata da Elena Alina Crauciuc e Lili Vasile.
La Ziua Nationala a Romaniei si festeggia il primo dicembre e commemora la Dichiarazione di Alba Iulia (1918) che ha unito la Transilvania alla Romania. Si tratta di una festa nazionale molto sentita dalle persone di nazionalità romena che vivono in Sicilia e che, ogni anno, prendono parte agli eventi organizzati dall’ASIR in diverse zone dell’isola.
Una finestra sulla Romania: può essere definita così l’ASIR (acronimo che traduciamo come Associazione Nazionale Immigrati Romeni). Quest’associazione organizza anche a Caltanissetta eventi di valorizzazione del Paese ai più noto per l’atmosfera cupa della già citata Transilvania e per l’alone di mistero che avvolge la figura del leggendario Dracula. Tra gli eventi organizzati per far conoscere la Romania oltre gli stereotipi, il Festival di scambio culturale e tradizionale tra la
Romania e la Sicilia (Festivalul Schimburi de Culturi si Traditii Romania Sicilia) è presente in città ormai da anni. Realizzata in diversi luoghi, al Centro Polivalente Michele Abbate (2014), in Corso Umberto (2022) e in Piazza Garibaldi (2023), la due giorni di musica, balli e cibo mostra un Paese gioioso, attraverso i bellissimi costumi tradizionali e i balli in tondo tipici della tradizione folkloristica romena.
Il Festival ha aperto il suo primo sipario nisseno con la voce incantevole di Steluta Floristean, ma nel corso degli anni si è ingrandito tanto da annoverare la presenza di più artisti, fra tutti Andreea Ivasca e Viorel Strambeanu. Ben undici cantanti (nel volantino a corredo del testo) hanno realizzato l’edizione di quest’anno, presentati da Georgel Nuca (Radio televisione rumena) e dalla stessa Elena Stuparu, presidente nazionale dell’ASIR.
L’evento è stato organizzato il primo giorno di ottobre da un vasto parterre di istituzioni romene e siciliane e ha registrato la presenza del Console rumeno Ioan Iacob. Grande assente è stata invece l’amministrazione comunale di Caltanissetta, che non ha ritenuto opportuno partecipare né inviare alcun delegato in sua vece, a dispetto di ogni dialogo interculturale. Nonostante questo, George Rotaru (artista famoso che vive in
America) ha voluto rendere omaggio ai nisseni intervenuti intonando un pezzo di Gianni Morandi e riuscendo a commuovere il pubblico con la sua voce straordinaria. Perché l’obiettivo di questi eventi è quello di instaurare e rafforzare rapporti sociali, culturali ed anche economici tra i due Paesi. E a Caltanissetta le persone di nazionalità romena sono ormai da tempo indispensabili in diversi ambiti: nell’agricoltura, nell’assistenza familiare, nell’imprenditoria e in molti altri settori. Già nell’aprile del 2010 si costituiva l’Associazione Nazionale Italo-Romena (ANIR) con sede operativa presso i locali parrocchiali della Chiesa San Giuseppe, dove era stato istituito un centro di ascolto attivo due giorni la settimana. Nel giugno dello stesso anno, l’ANIR organizzava un incontro dal titolo “Immigrati tra pregiudizi e integrazione”, introdotto dalla presidente Mihaela Malaimare. Al convegno aveva preso parte l’intero consiglio direttivo dell’ANIR: Cristoforo Boscaglia (vice presidente); Claudio Di Vincenzo (segretario) e i membri Elena Caruceriu, Marinella Caruceriu, Giovanni Pace e Michelangelo Geraci. Nel 2014, l’associazione vantava circa 250 associati e si occupava principalmente di problematiche riguardanti il mondo del lavoro.
Oggi l’ASIR porta invece le tradizioni culturali della Romania in una Caltanissetta sempre più globalizzata, che può approfittare di eventi come il Festival per aprire gli orizzonti ma anche per ricordare le proprie tradizioni e parlare di problemi, che in fondo, accomunano un po’ tutti, dall’emigrazione al lavoro.